Era venuto l'equinozio d'autunno. Già si sentiva, fresco sulla pelle, il frizzo dell'aria serale. Tanti ricordi lo assillavano, che egli mandò alla casa della defunta signora una ragazza, la figlia del suo Portatore di Faretra, con una lettera. C'era un bel chiaro di luna, e dopo aver congedato la sua messaggera egli indugiò un istante a contemplare la notte. Era proprio uno di quei momenti in cui era solito chiedere musica. Ricordava come le parole di lei, sussurrate appena, si mescolavano con quelle armonie di strana forma, ricordava come tutto era strano, il suo viso, la sua espressione, la sua figura. Pensò alla poesia che dice che «le cose reali nell'ombra non sembrano più reali dei sogni», e ai suoi desideri sarebbe bastata una sostanza incorporea come la vita sognante di quelle notti.
MURASAKI
Storia di Genji, il principe splendente, 1001-11 ca.
Salvo
Chiaro di luna 2005
Ciao Franco ho visto i tuoi post su volobliquo e sono venuta a curiosare; blog; è molto bello, uno spazio denso di emozioni.
RispondiEliminaEMILY DICKINSON --
Fammi un ritratto del sole-
Così che io possa appenderlo in camera mia-
E possa fingere di scaldarmi
Mentre gli altri lo chiamano " Giorno"!
Disegnami un pettirosso- su un ramo-
Così che io possa ascoltarlo - mentre dormo-
E quando cesserà il campo nei campi-
Anch'io deporrò la mia illusione.
Dimmi se e' vero che fa caldo a mezzogiorno
Se sono i ranuncoli- quelli che volano-
O le farfalle- quelle che fioriscono.
Poi, manda via il gelo dai prati
E scaccia la ruggine dagli alberi
Dammi l'illusione che- ruggine e gelo-
Non debbano più tornare!
1860
Dora
ciao,siccome 1 amica mi diceva di aver perso quasi tutto il blog
RispondiEliminaio ho controllato post per post
e ci sono tutti almeno i piu'importanti post,
vai a vedere ho cambiato il template
quello non si riusciva a vedere
e ho aggiunto ...
be'dimmi se t i piace