venerdì 29 settembre 2006

Vorrei stracciare le tue vesti firmate

Vorrei toccare il tuo viso

privo di trucco e stanco.


Vorrei far conoscere

il tuo lato più vero,

far sentire la consistenza della tua anima


Quando riempio il tuo ventre, fusi nell'estasi,

mostri il tuo volto nascosto,

e allora vorrei penetrarti oltre la carne e

rivoltarti per far vedere a tutti il meglio di te.


Franco










giovedì 28 settembre 2006




Che cosa è l'amore?



Questa è la domanda che pongo a tutti quelli che leggono questo post.

Sono curioso di leggere le vostre definizioni.

Io non riesco a definire l'amore, di solito a questa domanda si risponde elencando una serie di cose che sono però le conseguenze dell'amore.

Secondo me l'amore non ha definizione, sta dentro e ci cambia (in meglio) sappiamo che c'è ma non sappiamo effettivamente cosa è.



In questo sonetto Felix Lope De Vega da la sua risposta elencando, secondo me, le conseguenze dell'amore.




BUON AMORE A TUTTI!






Si, credetemi, amore è tutto questo.



Abbandonarsi, ardire, esser furioso,

tenero, aspro, liberale, schivo,

animoso, accasciato, morto, vivo,

leale, infido, vile, coraggioso;



non trovar fuor del bene agio e riposo,

mostrarsi altero, mite, egro, giulivo,

stizzito, pusillanime, aggressivo,

soddisfatto, adontato, sospettoso;



voltar le spalle al chiaro disinganno,

bere veleno per liquore grato,

scordarsi del profitto, amare il danno;



creder che un cielo è in un inferno entrato,

dar l'anima e la vita ad un disinganno:

quest'è amore: lo sa chi l'ha provato.





Felix Lope de Vega









mercoledì 27 settembre 2006




La chitarra

fa piangere i sogni.

Il singhiozzo delle anime

perdute

sfugge dalla sua bocca

rotonda.

E come la tarantola,

tesse una grande stella

per sorprendere i sospiri

che tremano nella sua nera

cisterna di legno.



Federico Garcia Lorca







martedì 26 settembre 2006






Fragile rosa,

eterna fonte

d'acqua sacrale,

diventa umida e fertile

quando,

solcata dalle mie mani,

con violenza esplodi

in fiori d'orgasmi

dai teneri lillà

alle feroci orchidee.





Franco


 







lunedì 25 settembre 2006




Gli Antichi Egizi sono stati i più grandi in tanti campi.

E anche nello scrivere delle liriche d'amore non erano da meno.

Ecco un esempio:





La villa della mia amata,

la porta stà in mezzo alla facciata:

i due battenti sono aperti,

è uscito il chiavistello.

E' adirata la mia amata.

Oh, se mi si facesse portinaio,

la farei adirare contro di me:

udirei allora la sua voce quando è adirata,

come un bambino, timoroso di lei.





sabato 23 settembre 2006








Lasciati sfiorare dal mio respiro,

sarà una leggera brezza

sulla tua pelle.

Mostrami le parti nascoste

del tuo corpo e offrimi le tue carni fresche e profumate,

e lascia che si fondano con le mie.

Fai che il tuo piacere salga lento,

e che questa nostra notte non finisca mai.







Franco











mercoledì 20 settembre 2006




Sfiorare le tue labbra,



mentre il cielo



suona per noi



con tutta la sua orchestra:



acqua scrosciante,



vento impetuoso,



e un tuono lontano.



E fulmini, che si divertono



a tracciare le nostre ombre



sul muro bianco



e noi, nel momento dell'estasi,



in quel disegno diventiamo



un corpo solo.







Franco





martedì 19 settembre 2006





Chi può ordinare il silenzio



agli uccelli dei campi?



[....]



Chi potrebbe impedirmi di cantare,



se ho voglia, fino al cielo,



a confidare alle nuvole



le gioie del suo incanto?











J. Wolfgang Goethe, Inevitabile








lunedì 18 settembre 2006





Lei si lecca le labbra



salate dall'acqua



dell'ultimo bagno.



Ha il viso abbronzato



le gambe agili e sottili



il seno candido



le mani di una modella.



Settembre è una donna che,



col suo profumo di miele



e il suo tepore sensuale,



ci accompagna



verso l'autunno più freddo








Franco










domenica 17 settembre 2006




Mani che si agitano,

per un saluto,

che si stringono vigorose,

a siglare un patto

che si sfiorano,

cercando tenerezza.



Mani audaci e forti

che osano carezze ardite,

vagando come nomadi

sulla vellutata pelle,

per raggiungere

la fonte del piacere.





Franco





venerdì 15 settembre 2006





Col nuovo mattino,



il mondo mi bacia



sulla tua bocca, donna.







Juan Ramòn Jimènez, Fusione








giovedì 14 settembre 2006




A te,



che non hai avuto



il dono dell'udito,



urlo l'amore:



con uno sguardo,



una carezza,



un bacio



e queste parole,



neppure il silenzio



le può coprire.







Franco






mercoledì 13 settembre 2006








Danzi per me

nella penombra della stanza



Il tuo corpo si muove

caldo e sinuoso



I tuoi fianchi

curve morbide da accarezzare



I tuoi seni

da mordere e gustare



Il tuo corpo un opera d'arte

da modellare con le mie mani







Franco






lunedì 11 settembre 2006









Rumori assordanti



Un caldo violento



Il fuoco divampa



Il fumo mi avvolge



Mi manca il respiro



La carne è bruciata



In fondo una luce



Riesco a raggiungerla



Il fuoco m'insegue



La luce mi chiama



Mi lancio con foga



Un volo impossibile



............................



Il buio mi accoglie











Franco


















domenica 10 settembre 2006



E' la musica che è difficile, questa è la verità, è la musica che è difficile da trovare, per dirselo, lì così vicini, la musica e i gesti, per sciogliere la pena, quando proprio non c'è più nulla da fare, la musica giusta perché sia una danza, in qualche modo, e non uno strappo quell'andarsene, quello scivolare via, verso la vita e lontano dalla vita, strano pendolo dell'anima, salvifico e assassino, a saperlo danzare farebbe meno male, e per questo gli amanti, tutti, cercano quella musica.







Alessandro Baricco, Oceano mare


 




sabato 9 settembre 2006




Una donna speciale,

sempre presente

anche adesso che non c'è più.



Una donna speciale,

che sapeva sorridere

anche nei momenti difficili.



Una donna speciale,

che non sapeva odiare

ed era amata da tutti.



Una donna speciale,

che mi ha insegnato

ad affrontare la vita.



Una donna speciale,

mia madre









Dedicato a mia madre che oggi avrebbe compiuto 80 anni



AUGURI!


venerdì 8 settembre 2006





Mi piace vedere



le prime lame di luce



che guizzando dalle finestre



e tagliando la penombra



diventano poi pennelli



sul tuo corpo ancora nudo,



in un gioco che si ripete



ogni mattina



tra le tue sensuali onde







Franco




giovedì 7 settembre 2006

 


Quanto a me, la bellezza mi conquista dovunque la trovo, e mai cedo tanto facilmente come alla dolce violenza con cui essa ci trascina. Posso ben essere impegnato, l'amore che ho per una bella donna non mi impegna affatto a fare ingiustizia alle altre; conservo occhi per vedere i pregi di tutte, e a ciascuna pago gli omaggi e i tributi cui la natura ci obbliga


Molière, Don Giovanni


mercoledì 6 settembre 2006








In questa notte,

bagnata di umido caldo

rimane solo il mare,

a rinfrescare i nostri corpi,

spogliati sulla spiaggia

a danzare l'amore.







Franco





martedì 5 settembre 2006




Ormai è vecchio



e non cammina più,



la sua vita è giunta alla fine.



Ma dice sempre



che fino a quando



avrà la forza di chiedere,



ogni sera si farà portare



sulla spiaggia



a vedere il sole tramontare.





Franco





domenica 3 settembre 2006






Il corpo sinuoso

della giovane dea,

nudo emerge dall'acqua.

Le sue mani sfiorano i seni,

le sue labbra bevono

gocce d'acqua fresca.

Vorrei dipingere il suo corpo,

per imprigionarlo su una tela,

ma è difficile resistere

al suo dolce richiamo,

e spogliato delle mie vesti

anche io nudo m'immergo

e dolcemente m'abbandono,

alle sue mani amorose.






Franco







sabato 2 settembre 2006




Nuda ti sdrai al mio fianco,

calda scivoli tra le mie gambe,

coprendomi di baci, senza freni.

Un brivido mi accarezza

mentre la stanza si riempie

di respiri affannosi.

......



Poi un bagliore.

Il silenzio.

Mi sveglio

Solo un sogno.







Franco






venerdì 1 settembre 2006




Non sono affatto contrario al baciamano alle signore.

Bisogna pur cominciare da qualche parte.



S. Guitry