Quel 21 settembre i titoli dei giornali della sera annunciavano a tutti ì baiani:
CITTÀ IN FESTA —
Al bar Flor-de-Sao-Miguel, la sera precedente, prima che si sapesse dell'invasione di rua Barroquinha da parte delle forze di polizia della Sezione Giuoco e Buoncostume e del grido di guerra di Nilia Cabarè, e prima del pronunciamento di Exù Tirirí, il giovane Kalil Chamas aveva biasimato con parole piene di infiammata indignazione la pletora di pedissequi imitatori dei costumi europei che festeggiavano l'arrivo della primavera nel bel mezzo dei piovaschi settembrini – una caterva di idioti, gli stessi che, in occasione della Pasqua, tra-vestivano i figli da conigli e, nel più torrido dicembre, collocavano fiocchi di cotonina sugli alberi di Natale simulando le nevi invernali: «Ci manca solo che indossino la pelliccia e si mettano a tremare dal freddo!».
JORGE AMADO
Teresa Batista stanca di guerra, 1972
adoro le foto che pubblichi... sono tue?
RispondiEliminaun bacio
Salve! ho creato un blog, ancora in costruzione, dove si parla di libri e sono alla ricerca di appassionati o anche lettori saltuari che vogliano recensire, consigliare, publicizzare delle buone letture. Se l'idea ti interessa, lasciami un messaggio..ciao!
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