martedì 20 settembre 2005

Piccoli sogni
Carlos Varela

Il camionista accende la radio
e cala la notte,
le luci sulla strada sono come i sogni,
si avvicinano adagio e quando arrivano
tornano ad andarsene.

Nella cabina c’è il poster della ragazza di Playboy,
lei lo guarda fisso, non lo lascia dormire,
lui sa che queste non sono grandi cose,
ma sono i suoi sogni,
quei piccoli sogni che aiutano anche loro a vivere.

Lei ha appeso una foto mia sopra il letto,
io so che a suo padre non piace, ma resto lì,
crocifisso sulla parete senza poter far nulla,
mi limito a guardarla fisso quando va a dormire.
Lei sa molto bene che queste non sono le grandi cose,
ma sono i suoi sogni,
quei piccoli sogni che aiutano anche loro a vivere.

Mia madre metteva fiori alla foto di papà
e lo guardava fissamente prima di dormire,
lei sapeva che quelle non erano grandi cose,
ma era il suo sogno,
quei piccoli sogni che aiutano anche loro a vivere.

Ho un cappello, una paio di stivali, il mio amore e la mia
chitarra,
lei mi guarda fisso e non voglio dormire,
so che non sono grandi cose, ma sono i miei sogni,
quei piccoli sogni che mi aiutano anche loro a vivere.

E così mi perdo camminando
quando cala la notte,
le luci della strada sono come i sogni,
si avvicinano lentamente e quando arrivano ritornano via
sono i piccoli sogni che aiutano anche loro a vivere,
aiutano a vivere.

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