mercoledì 13 luglio 2005

Venerdì 13 luglio


[...]

Sono il Metafisico e nuovo all'incontro del Genovese. Hélasl è un venerdì 13 e, in luogo di genovesi o di qualcos'altro di pari, incontro un costantinopoletano.

Era fatale! Questa terribile giornata, accoppiata alla data ancor più terribile, non sarebbe trascorsa per me senza un intoppo in qualché di tremendo: lo prevedevo (ecco, qui sono coniglio). Il pregiudizio si avvera: Taranto mi riserbava l'incontro con questo bisantino, italiano di oriente, al presente soldato nel R. Esercito per una inverosimile concordanza di casi, di sudditanze, di fedi di nascita e tutto un oscuro lavorio di cancellerie consolari. [...]

Costui è uno di quegli esseri che, oltreché non approvarti, non ti sostengono nella disputa neppure con la disapprovazione: ma ti lasciano cascare, non offrendoti presa; ti limano lo spirito con la loro apatia da sordomuti sicché, dalle prime battute, tu ti senti imbelle e impotente come se tu avessi da arrampicarti su per un muro di vetro: scivoli sulla superficie insaponata che essi ti presentano e rimani di fronte a loro come una melanzana, con una stizza che ti strozza per il mancato sfogo.


ALBERTO SAVINIO

Hermaphrodito, 1918





1 commento: