A interrompere la sua foga ballerina venne il segretario, il quale lesse delle carte come se si trattasse di un foglio di annunzi governativi: «Ventisei luglio. Nel podere di Cuma, che è di 'Trimalcione, sono nati trenta bambini e quaranta bambine. Sono stati trasferiti dall'aia al granaio cinquecentomila moggi di frumento. Sono stati sottomessi al giogo cinquecento buoi. Lo stesso giorno è stato crocifisso lo schiavo Mitridate colpevole di aver parlato male del nostro Gaio. Lo stesso giorno sono stati messi in cassaforte dieci milioni di sesterzi per i quali non era stato trovato un investimento. Lo stesso giorno negli Orti Pompeiani è scoppiato un incendio iniziatosi nella casa del fattore Nasta».
«Cosa?» disse Trimalcione. «Quand'è che mi sono stati comperati i giardini di Pompeo?»
GAIO PETRONIO
Satiricon, I secolo d.C.
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