Andai allo scaffale e afferrai una storia della città di Parigi, che sfogliai restando in piedi. C'erano piante e disegni dell'antico quartiere sulla riva sinistra. E nella mia memoria affiorò quello strano 14 luglio che avevamo trascorso davanti all'osteria nella stretta, antichissima Rue de l'Hirondelle, seduti davanti a un barile a guardare la danza delle fanciulle del vicino "hotel", in abiti variopinti. E rividi fra loro il giovane dai capelli rossi che suonava lo sconosciuto strumento simile a un flauto. Ma la danza divenne più rumorosa e coprì la sua esile musica. Lui tossì come un tisico e i suoi suoni si fecero più stridenti e si interruppero. Allora gettò lo strumento, lo calpestò e gridò: «Voglio cantare» e crollò a terra.
FRANZ HESSEL
Romanza parigina, 1920
Adoro la casa editrice Adelphi (spesso ospita delle vere perle), adoro anche gli scrittori del 900, grandissimo pezzo di alta letteratura che ho molto apprezzato. Ciao :-)
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