Lussurie
Paul Verlaine
Carne, o solo frutto addentato dei giardini di quaggiù
frutto dolceamaro che impasta i denti di chi è solo
degli affamati di solo amore, bocche o gole,
e buon dessert dei forti, loro allegro desinare.
Amore! Sola emozione di coloro cui l’orrore
di vivere non commuove, Amore, che stritoli
sotto le tue mole gli indugi di libertini e ritrose
per il cibo dei dannati che scelgono i sabba,
Amore, tu m’apparisti a volte come un buon pastore
di cui sogna la filatrice seduta presso il focolare
le sere d’inverno, al calore di un chiaro sarmento,
ed è la Carne quella filatrice, e l’ora è giunta
che il sogno avvolgerà la sognatrice – ora santa
o no! che importa al vostro delirio, Amore e Carne?
ciao,pensavo che tornavi..per parlare ok,
RispondiEliminaci rivedremo agari domani o meglio domenica
a presto
ciao