giovedì 7 luglio 2005

Finalmente una sera – ma quanto tempo c'era voluto – un lumicino tremolante apparve entro la lente del cannocchiale, fioco lume che sembrava palpitare moribondo e invece doveva essere, calcolata la distanza, una rispettabile illuminazione.

Era la notte del 7 luglio. Drogo per anni si ricordò la gioia meravigliosa che gli inondò l'animo e la voglia di correre a gridare, perché tutti quanti lo sapessero, e la orgogliosa fatica di non dir niente a nessuno, per la superstiziosa paura che la luce morisse.



DINO BUZZATI

Il deserto dei Tartari, 1940


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