Ella partì il 12 luglio, alle sette della mattina. Mi trattenni a la notte precedente. Andandoci, giuravo a me stesso di non chiudere occhio per tutta la notte. Avrei fatto una tale riserva di carezze, che non avrei più avuto bisogno di Marthe per il resto dei miei giorni.
Un quarto d'ora dopo essermi coricato mi addormentai. Di solito, la presenza di Marthe turbava il mio sonno.
Per la prima volta, accanto a lei, dormii così bene come se fossi stato solo. Al mio risveglio lei era già in piedi. Non aveva osato svegliarmi. Non mi restava più che una mezz'ora prima del treno. Ero arrabbiato di aver sciupato nel sonno le ultime ore da passare insieme. Lei piangeva anche di partire. Perciò volli dedicare gli ultimi minuti ad altro che non fosse bere le nostre lacrime.
RAYMOND RADIGUET
Il diavolo in corpo, 1923
ciao.ho momentaneamente, dovuto disabilitare i messaggi
RispondiEliminaper evitare rotture , ieri cell scarico
scusami se nn ho risposto alle sms
mandami un mp ciao