giovedì 18 agosto 2005

«Ecco qui. Il 18 agosto, capisci, è il 18 agosto 1936... C'è una piccola stazione, come quella di Grafenegg, la vedi? con due aiuole erbose, fiori smaglianti, una panchina, una lampisteria eccetera, e il campanello che suona e suona senza posa... Là c'è Philipp, ora e per sempre... Forse è addirittura capostazione... E noi, invece, saliamo sul treno e lo salutiamo, e anche lui fa un cenno di saluto, molto dignitoso, lo conosci, no? e agita la sua paletta... la locomotiva fischia, il treno parte, e noi salutiamo, salutiamo, ma Philipp rimane là e diventa sempre più piccolo... Lo vediamo ancora un po'' davanti alla sua stazione, che si chiama "18 agosto 1936"... e noi siamo al finestrino dell'ultimo vagone, e dietro i binari affondano nel terreno e scompaiono, e non ce ne accorgiamo... Capisci, Theo, che cos'è quella piccola stazione? E Philipp non può più muoversi dal 18 agosto, mentre noi non possiamo più ripassare da questo 18 agosto; e così non ci troveremo più, mai più, perché neppure il cosiddetto cielo può farci nulla...»


FRANZ WERFEL

Il cielo diviso, 1938


3 commenti:

  1. Passavo di qui e ti lascio un mio saluto, davvero bello il tuo blog, complimenti!

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  2. Grazie :D



    Un abbraccio :)

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  3. ciao franco come va'? A GIORNI

    SARO'IN POSSESSO DEL MIO PC

    MA CHE DICO TRA'POCHE ORRE HAI VOGLIA di postare un po' di fiti?

    copenaghen, stoccolma e oslo

    ciao a presto.

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