Pietro la tira più dentro nel garage «Io ti sposo, sai» le dichiara (lo farà tra una licenza e l'altra, nel '42, e per raggiungerlo lei salirà e scenderà da un numero incredibile di treni nelle stazioni più disparate, in Grecia, in Albania, a Sebenico). Le mani le rialzano i capelli e reggono la sua testa come il calice del Santo Graal, Pia lo guarda e nella notte è in realtà bellissima, gli occhi e i capelli sembrano crepitare di luce propria, e mentre gli risponde la sua voce ha l'odore dell'erba e delle prugne, dell'edera lungo il muro. Una notte da ricordare per sempre. Per sempre il garage, l'edera, il giorno: 29 agosto 1939.
ROSETTA LOY
La ragazza venuta per l'estate, 1984
Ciao Franco grazie per i vari commenti che fai ai miei post, tutti centrati.
RispondiEliminaAi visitatori offri sempre una tazza di caffè?...entrerò più spesso nel tuo blog.
Ciao Franco un abbraccio e ancora......grazie