I bambini erano sempre particolarmente ubbidienti il mese di agosto, specie quando si avvicinava il ventitré. Era in quel giorno che la grande astronave argentea, che trasportava lo zoo interplanetario del professor Hugo, scendeva per la sua visita annuale all'area di Chicago.
Già prima dell'alba una gran folla era raccolta davanti allo spazioporto, formando lunghe file di grandi e piccini, ciascuno con il suo dollaro stretto in mano, in attesa di scoprire che stravaganti creature avrebbe quell'anno portato il professore.
Negli anni precedenti erano andati in estasi davanti alle creature con tre gambe di Venere, agli alti, sottili indigeni di Marte, e persino a certi orribili esseri sauriformi, provenienti da un mondo più remoto. Quell'anno, quando il grande scafo rotondo si posò dolcemente al suolo, nell'enorme area di posteggio appena fuori Chicago, tutti tennero gli occhi fissi, pieni di timore reverenziale, finché le fiancate scorsero lentamente verso l'alto, rivelando le gabbie ormai familiari.
EDWARD D. HOCH Zoo, 1958
gabbie no, ti prego!
RispondiEliminaciàciao
ciao,come va'?come hai passato le ferie?dove' SCRIVIMI SE TI VA'
RispondiEliminaA PRESTO
E GRAZIE PER LE FOTO
arrivederci
cri