giovedì 27 ottobre 2005

Nudo



 



Bianchi e rosa. Celesti quasi in cima.



Ritirati, mentali.



Punti di luce occulta dan segnali



D'un'ombra che s'insinua.



 



Ma il colore tradisce la penombra



E si cola in sostanza.



Giacente nell'estate d'una stanza,



S'illumina una forma.



 



Chiarità assottigliata fra profili



Di purissima quiete,



Che dissipa e recide in una rete



Le confusioni vili.



 



Ora la carne è nuda.



L'evidenza Si traduce in riposo.



Giusta monotonia, miracoloso



Culmine di presenza.



 



O pienezza immediata. senz'ambiente



Del corpo femminino!



Non voce o fiore: nulla più. Destino?



O assoluto presente!



 



Jorge Gullien



2 commenti:

  1. io mi sono annoiata a morte,

    ha parlato pertre ore dei padri dell'elettronica,

    e di quello che erano i pc all'origine

    a me interessa quello che sono ora eh eh

    speriamo meglio in seguito

    ciao

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  2. Scusa ma non l'ho mica capita sta foto...è un indovinello?

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