Nudo
Bianchi e rosa. Celesti quasi in cima.
Ritirati, mentali.
Punti di luce occulta dan segnali
D'un'ombra che s'insinua.
Ma il colore tradisce la penombra
E si cola in sostanza.
Giacente nell'estate d'una stanza,
S'illumina una forma.
Chiarità assottigliata fra profili
Di purissima quiete,
Che dissipa e recide in una rete
Le confusioni vili.
Ora la carne è nuda.
L'evidenza Si traduce in riposo.
Giusta monotonia, miracoloso
Culmine di presenza.
O pienezza immediata. senz'ambiente
Del corpo femminino!
Non voce o fiore: nulla più. Destino?
O assoluto presente!
Jorge Gullien
io mi sono annoiata a morte,
RispondiEliminaha parlato pertre ore dei padri dell'elettronica,
e di quello che erano i pc all'origine
a me interessa quello che sono ora eh eh
speriamo meglio in seguito
ciao
Scusa ma non l'ho mica capita sta foto...è un indovinello?
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