sabato 22 ottobre 2005

Le ricchezze del tuo amore



 



Talora, venuto in odio alla Fortuna e agli uomini,



Io piango solitario sul mio triste abbandono,



E turbo il cielo sordo con le mie grida inani,



E contemplo me stesso, e maledico la sorte,



Agognandomi simile a tale piú ricco di speranze,



Di più belle fattezze, di numerosi amici,



Invidiando l'ingegno di questi, il potere di un altro,



Di quel che meglio è mio maggiormente scontento:



Ma ecco che in tali pensieri quasi spregiando me stesso,



La tua immagine appare, e allora muto stato,



E quale lodola, al romper del giorno, si innalza



Dalla terra cupa, lancio inni alle soglie del cielo:



 



Poiché il ricordo del dolce tuo amore porta seco



Tali ricchezze, che non vorrei scambiarle con un regno.



 



William Shakespeare




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