domenica 16 ottobre 2005

Il mio desiderio vi implora nel silenzio della notte



 Alla Signora X



 Tunisi, 19 dicembre 1887



 Da ieri vi penso disperatamente. Un desiderio assurdo di rivedervi, di rivedervi subito, là, davanti a me è entrato all'improvviso nel mio cuore. Ed io vorrei solcare il mare, valicare le montagne, attraversare le città, solo per posare la mia mano sulla vostra spalla, per respirare il profumo dei vostri capelli.
Non lo sentite aggirarsi attorno a voi questo desiderio, quesito desiderio che sgorga da me e vi cerca, questo desiderio che vi implora nel silenzio della notte?
Vorrei, soprattutto, rivedere i vostri occhi, i vostri due occhi. Perché il nostro primo pensiero è sempre per gli occhi della donna che amiamo? Come ci ossessionano, come ci rendono felici o infelici, questi piccoli enigmi chiari, impenetrabili e profondi, queste piccole macchie blu, nere o verdi, che senza cambiare forma né colore, esprimono, volta a volta, l'amore, l'indifferenza e l'odio, la dolcezza che placa ed il terrore che agghiaccia più di tante parole in eccesso e meglio dei gesti più espressivi.
Tra qualche settimana avrò lasciato l'Africa. Vi rivedrò. Mi raggiungerete, vero, mia adorata? Mi raggiungerete a ...


Guy de Maupassant, in Les plus belles lettres d'amour


3 commenti:

  1. Ama

    Ama finche’ non ti fa male,

    e se ti fa male,

    proprio per questo sara’ meglio.

    Perche’ lamentarsi?

    Se accetti la sofferenza

    e la offri a Dio, ti dara’ gioia.

    La sofferenza

    e’ un grande dono di Dio:

    chi l’accoglie,

    chi ama con tutto il cuore,

    chi offre se stesso

    ne conosce il valore.





    Madre Teresa di Calcutta





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  2. Ma lo conosco Maupassant.

    Buona giornata.

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