domenica 22 gennaio 2006

 



No, io non so apprezzare quel furioso piacere,



Quel delirio dei sensi, quel demente godere,



Le moine, i lamenti che fa una prostituta



Quando fra le mie braccia come una serpe astuta



Piagandomi coi baci, e con carezze e gemiti,



Lei mi conduce subito a quegli ultimi fremiti!



 



Quanto mi sei più cara, come più a me s’addice,



Se pure mi tormenta, il tuo farmi felice



Quando cedendo alfine alla mia implorazione



Tenera ti concedi a me senza passione



E fredda per vergogna, alla mia foga ardente



Tu corrispondi appena e non pensi più a niente



Fino a quando diventi più viva e a poco a poco



Pur contro voglia, infine condividi il mio fuoco.



 



ALEKSANDR SERGEEVIC PUSKIN



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