Ecco la casa in cui mio padre aveva condotto mia madre, novella sposa fragile e affascinante.
La mattina del 4 gennaio 1925 mia madre fu colta dalla doglie. Alle nove di sera partorì un bambino piccolissimo, che pesava appena due chili e quattrocento grammi.
La sera del settimo giorno il neonato fu vestito con panni di flanella e seta color crema a cui si sovrappose un chimono di crespo di seta marezzata. In presenza degli abitanti della casa al completo il nonno tracciò il mio nome sopra una striscia di carta da cerimonie che depose sul piedistallo delle offerte nel tokonoma.
YUKIO MISHIMA
Confessioni di una maschera, 1949
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