venerdì 3 giugno 2005

Questo di proporre un brano di un classico della letteratura universale, dedicato ad ogni giorno dell'anno, è anche un modo di ricordare dei titoli e magari riprenderli in mano per rileggerli, o leggerli la prima volta per chi non lo ha ancora fatto. Vizio da libraio .


Ciao a chi mi visita.


Fu il 3 giugno, a una festa della Società dei Pompieri, anche il Castello vi partecipava e aveva fatto dono di una pompa nuova. Sortini, che a quanto dicono si occupa della protezione contro gli incendi, o forse era lì in rappresentanza di un collega – gl'impiegati fungono spesso vicendevolmente da schermo, perciò è così difficile conoscere le attribuzioni dell'uno e dell'altro – doveva farla consegna della pompa. Naturalmente c'erano altri signori del Castello, impiegati e inservienti, e Sortini, secondo il suo carattere, se ne stava nello sfondo. E un signore piccolo, gracile, pensoso; tutti coloro che lo notavano erano colpiti dal suo modo di corrugare la fronte: le rughe – numerosissime benché egli non abbia certo più di quarant'anni – convergevano a ventaglio verso la radice del naso, non ho mai visto nulla di simile. Dunque, eravamo alla festa.


FRANZ KAFKA Il castello, 1926 (postumo)


 

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