venerdì 17 giugno 2005

Il Vampiro
Charles  Baudelaire



Tu che t'insinuasti come una lama

Nel mio cuore gemente; tu che forte

Come un branco di demoni venisti

A fare folle e ornata, del mio spirito

Umiliato il tuo letto e il regno-infame

A cui, come il forzato alla catena,

Sono legato: come alla bottiglia

L'ubriacone; come alla carogna

I vermi; come al gioco l'ostinato

Giocatore - che sia maledetta.

Ho chiesto alla fulminea spada, allora,

Di conquistare la mia libertà;

Ed il veleno perfido ho pregato

Di soccorrer me vile. Ahimè, la spada

Ed il veleno, pieni di disprezzo,

M'han detto: " Non sei degno che alla tua

Schiavitù maledetta ti si tolga,

Imbecille! - una volta liberato

Dal suo dominio, per i nostri sforzi,

tu faresti rivivere il cadaver

del tuo vampiro, con i baci tuoi!"



2 commenti:

  1. Ah Baudelaire. Assenzio e passione e parole e fuoco e maledizioni. Un bacio e buon week end ;)

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  2. Adoro i vampiri, li trovo maledettamente sensuali!

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