Canto di Donna
Clemente Rebora
Lungo di donna un canto si trasfonde
come azzurro vapore
dai clivi lambiti dal sole d'autunno
che stanco dirada l'ardor delle fronde
e nuvole scioglie cercanti sopore.
Nel vuoto sostare dell'aria ascoltante
la voce mi palpita in cuore;
e le bellezze ripenso che sole
vaniscon senza amore:
baleno d'oro non giunto al guizzo,
pianta nel succhio divelta, tizzo
scordato sotto la cappa
a sognare la fiamma,
alito non respirato,
baci non schiusi,
forte corpo senza amplesso.
Dai clivi si versa si esala dispera
l'umido ombrare violetto:
a casa, a spremer la sera!
sigh...
RispondiEliminano, dico che e' bella
RispondiEliminail dipindo sembra fatto apposta, e' incredibile
RispondiEliminaottimi gusti, davvero...
RispondiEliminacome se la semplicità non fosse una cosa particolare
RispondiEliminae io aspetto di accorgermi di questo per la mia vita
RispondiEliminavabbeh e poi sinceramente alle peggiori all'imporvviso ci sono abituata, di solito le migliori ho dovuto volerle e costruirle io...
RispondiEliminae come si dice dalle mie parti: E questo mi resta!!
RispondiEliminama se tanto non cambia, ci si lamente e ci si sfoga:D almeno qui!
RispondiEliminaeh già per questo mi affascina, e' esattamente come dentro di me.
RispondiEliminano noon ho cancellato ma controllo ciao e grazie
RispondiEliminagià, anche fuori, anche nel corpo.
RispondiEliminadici monterey? io lo vedo e'in fondo
RispondiEliminaperche'do'la precedenza ai nuovi ciao
a questo pundo dipende da cio' che riteniamo lecito
RispondiEliminasi infatti mi hai preceduta
RispondiEliminasi, e poi ci somigliamo
RispondiEliminawowwww:D
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