«No, questa è una buffonata! D'inverno i giorni crescono e quando giunge il più lungo, il 21 di giugno, principio dell'estate, tornano a decrescere e si va verso l'inverno. Tu la chiami una cosa naturale, ma se per una volta si prescinde dal fatto che essa è naturale, allora, pensandoci, si può provare per un attimo un senso di terrore, e sentire il bisogno convulso di aggrapparsi a qualche cosa. E come se un qualsiasi Eulenspiegel avesse disposto le cose in modo che precisamente al principio dell'inverno cominciasse la primavera, e a] principio dell'estate, in realtà, l'autunno... Ci si raggira, caro mio, ci si attira in un giro vizioso con la prospettiva di qualcosa che torna ad essere solstizio, cioè punto di ritorno... punto di ritorno in cerchio. Poiché il circolo non consiste che di punti di ritorno estesi all'infinito, la curva è incommensurabile, non v'è durata di direzione e l'eternità non è un "avanti dritto" sibbene una "giostra eterna".»
THOMAS MANN
La montagna incantata, 1924
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