Sul vassoio della colazione c'era una lettera di Hilda. «Papà va a Londra questa settimana, e io passerò a prenderti giovedì a otto, il 17 giugno. Fatti trovare pronta, così potremo partire subito. Non voglio sprecare tempo a Wragby, è un posto orribile. Probabilmente passerò la notte a Redford dai Coleman, perciò dovrei esse-re da te per il pranzo di giovedì. Potremmo poi partire all'ora del tè e forse dormire a Grantham. E inutile passare una serata con Clifford. Se gli dà fastidio che tu parta, non gli farebbe piacere.»
Ah, così! Ancora una volta la spingevano di qua e di là sulla scacchiera come una pedina.
DAVID HERBERT LAWRENCE
L'amante di Lady Chatterley, 1928
Nessun commento:
Posta un commento