Questa è proprio sfortuna. Oggi mi ero svegliato con l'intenzione di andare al mare... invece la giornata è proprio schifosa, sirocco bestiale, ha pure piovuto (fango tanto per dare una spruzzattina di giallo alla macchina).
Vabbè, sarà per la prossima.
Questa è una pagina di letteratura per il due giugno:
Partii per il Villaggio di N il 2 giugno. Ormai all'arsenale lo stato di cose era diventato una tale baraonda, che il menomo pretesto era sufficiente per ottenere una licenza.
Il treno era sudicio e vuoto. Come mai, mi chiesi, se si eccettua quell'unica felice circostanza, tutti i miei ricordi di treni durante la guerra sono così penosi? Mentre viaggiavo verso il Villaggio di N, simultaneamente a ogni scossone della vettura subivo il tormento di un'ossessione patetica e puerile: ero risoluto a non ripartire senza aver baciato Sonoko. Il mio proposito, tuttavia, differiva da quel moto dell'animo colmo d'orgoglio che nasce quando lottiamo per attuare il nostro desiderio a dispetto della timidezza: avevo l'impressione di andar a rubare. Mi pareva di essere un pusillanime principiante nella carriera del malfattore, che il capobanda stesse costringendo a farsi ladro. La mia coscienza era pungolata dalla felicità di essere amato. O forse agognavo a qual-che infelicità ancora più decisiva.
YUKIO MISHIMA
Confessioni di una maschera, 1949
su verona beach splende il sole...gooooood morninggggggg
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