Il fruscio delle carte da gioco, il muoversi delle mani, il murmure monotono del cronofono nel soffitto della Caserma del fuoco «... una e trentacinque, mattino, martedì, 4 novembre... una e trentasei... una e trentasette, mattino...». Il lieve battito delle carte sul piano sudicio del tanovembrevolo, tutti i rumori raggiungevano Montag dietro i suoi occhi chiusi, dietro la barriera che aveva eretto momentaneamente. Poteva sentire
RAY BRADBURY
Fahrenheit 451, 1953
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