Vieni, mio bel gatto, sul mio cuore innamorato; ritira
le unghie nelle zampe, lasciami sprofondare nei tuoi
occhi in cui l'agata si mescola al metallo.
Quando le mie dita carezzano a piacere la tua testa e
il tuo dorso elastico e la mia mano s'inebria del
piacere di palpare il tuo corpo elettrizzato,
vedo in ispirito la mia donna. Il suo sguardo,
profondo e freddo come il tuo, amabile bestia, taglia
e fende simile a un dardo, e dai piedi alla testa
un'aria sottile, un temibile profumo ondeggiano
intorno al suo corpo bruno
C. Baudelaire
Adoro Baudelaire...e questa è una delle poesie de I Fiori Del Male che preferisco...è meravigliosa...
RispondiEliminaSe ti va visita il mio blog...è pochissimo che l'ho aperto, ci sto lavorando nel poco tempo libero che ho, quindi è ancora un pò 'vuoto'..ma se ti va di curiosare...
Buona giornata