mercoledì 5 aprile 2006




La bettola più cupa sa rivestire il vino



d'un lusso da miracolo, e nell'oro



del suo rosso vapore



fa sorgere una fiaba di colonne,



come un tramonto acceso nella bruma.






L'oppio ingrandisce ciò che non ha fine,



l'illimitato estende,



il tempo fa più cavo, più profondo il piacere,



e di nere, di cupe voluttà



l'anima sa colmare a dismisura.






Ma più veleno stillano i tuoi occhi,



i tuoi verdi occhi,



laghi dove si specchia e capovolto



trema il mio cuore, amari abissi dove



a frotte si dissetano i miei sogni.






Più tremendo prodigio è la saliva



con cui m'intacchi l'anima e l'affondi



senza rimorsi nell'oblio, e languente



a filo di vertigine la spingi



alle rive dei morti!






BAUDELAIRE




2 commenti:

  1. buonanotte... fiorellino!

    bacibà

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  2. Ciao,mi piace Boudelaire...Ricordo di lui una poesia che dedicai a una mia rivale in amore...ma erano altri tempi.

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