domenica 23 aprile 2006

 



Era la mezza estate ed era al colmo



la notte e gli astri, pallidi, brillavano



nell’orbite, per entro il pio chiarore



della luna più splendido e più freddo.



Il suo sorriso



ho fissato alcun tempo. Troppo freddo,



troppo freddo per me! Come un sudario,



trascorse in cielo una villosa nube



ed io mi volsi a te, superba stella



della sera, lontana, nella gloria



del tuo fulgore! E’ a me più caro il raggio



di che t’accendi e tremi, m’è più cara



quella parte orgogliosa onde il ciel tieni



e più mi piace il tuo remoto fuoco



che non quell’altro lume, umile e freddo.



 



E. A. POE



 

3 commenti:

  1. Un trapianto dello sguardo è sempre possibile.Grazia alla fantasia si trove delle circostanze attenuate alla realtà.

    Che bella imagine!

    Un abbraccio.

    NessUno.

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  2. Ma dove le peschi? Mi piace tantissimo l'ultima parte. Ma perchè non riesco a visualizzare bene il tuo blog?

    Buona settimana

    Dora

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  3. Si concordo con Dora,nemmeno io riesco a visualizzare bene il tuo blog...da sempre,mentre oggi addirittura per beccare al volo il pulsante "lascia un commento"...mi tocca rincorrerlo e cercare di fare come un tiro al piattello!

    Ogni volta è una scommessa"lo becco o non lo becco"? Ciò può indurti a pensare ,che ti sono affezioata poichè nonostante le difficoltà mi ritrovi sempre! Comunque è un problema di firefox ed exsplorer...fanno a pugni uno con l'altro!

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