Questo che voglio raccontarvi è successo veramente.
Non vi dirò a chi (e non sono io), ma è tutto vero.
Non c'è niente di meglio di una mattina di inizio primavera con il sole che fa già sentire il suo calore.
Non c'è niente di meglio che godersi questa mattina con una passeggiata in bicicletta, verso la caletta protetta dal vento che, con una giornata così, invoglia ad una prima tintarella.
La salita che porta verso la spiaggetta (un gioiellino praticamente all'interno della città) e lunga e alla fine un po di fiatone si fa sentire.
Finalmente arrivato scendo, portandomi dietro la bicicletta, verso la spiaggia usando le scalette fatte a posta per rendere più agevole l'accesso.
Percorro tutta la spiaggia fino a dove iniziano gli scogli. Sistemo la bici e mi siedo sulla sabbia per rilassarmi.
Mi guardo in giro, la spiaggia è quasi deserta. A parte me intravedo dall'altro lato due persone, sicuramente una coppia.
Mi sdraio anche se non ho il telo.
Ero immerso da un paio di minuti nei miei pensieri, quando sento una voce:
“Posso lasciare il mio asciugamano con la mia roba mentre faccio un tuffo?”
Mi volto, era una ragazza, sui trent'anni, capelli ricci scuri con riflessi rossi, gonna nera, maglietta arancione,con in mano scarpe da ginnastica, borsetta e asciugamano.
“Certo, fai pure. Li controllo io”
“Grazie!” Rispose.
Stese l'asciugamano, si sfila la maglietta e si toglie la gonna.
Naturalmente facevo finta di fare l'indifferente ma la guardavo con la coda dell'occhio e subito noto che sotto non aveva il costume, ma mutandine e reggiseno neri.
Non mi sono azzardato a dire nulla e con lo sguardo la seguo mentre si dirige in mare.
Ha una silhouette niente male e la guardo mentre entra in acqua e, arrivata ad un certo punto, si tuffa.
Un paio di bracciate e poi la vedo ritornare verso la spiaggia.
Così bagnata mi sembra più bella.
“Tu non lo fai un tuffo?” Mi chiede appena uscita.
“No no, non ho portato il costume” Dico, ma mi accordo di aver detto una fesseria.
“Ha ha, perché secondo te io mi sono portata il costume?”
Avevo detto appunto una fesseria.
Si siede sul suo asciugamano, steso a fianco a me, e la prima cosa che fa è togliersi il reggiseno.
Poi si rialza, prende la gonna e se la rimette, si risiede e si sfila le mutandine, mettendole per giunta a fianco a me.
Si sistema sul telo per prendere il sole.
Certo che è difficile fare gli indifferenti, quantomeno nascondere, non dico l'imbarazzo, ma la piacevole sorpresa che può provocare una simile situazione.
Le se ne accorge, e con naturalezza mi chiede:
“Ti piace il mio seno?”
Ho sentito un clamore di ormoni fino alle unghie dei piedi.
Non ho fatto nemmeno a dire mezza parola che la sua mano era già dentro i miei pantaloni.
Non voglio scendere nei particolari, ma vi garantisco che la sua bocca non ha tralasciato nulla.
Avevo pensieri di tutti i tipi, come “Che fa? E se ci vede qualcuno?”, oppure “Ammazza come ci sa fare bene” e poi vi lascio immaginare.
Dulcis in fundo... prende la borsetta, tira fuori un preservativo che, con una velocità incredibile, mi sistema per benino.
Un amplesso indimenticabile, sicuramente anche per il modo in cui tutto è avvenuto.
Tutto questo non è durato più di 15 minuti.
Poi si è rivestita, mi ha dato un altro bacio e se ne andata dicendo:
“E' tardissimo, devo fare delle commissioni urgenti”.
Direte perché non le ho chiesto almeno il numero di telefono (anche se poi me ne sono pentito).
Semplice, avevo una fidanzata che in quel momento non era con me perché era a lavoro.
E questo è tutto e vi posso garantire che è tutto vero.
Questa è la spiaggia incriminata
Wow. Ciao. L.
RispondiEliminaCAVOLO..E BRAVO..ANCHE LA SVELTINA ADESSO!
RispondiEliminaCASPITA SONO PASSATA DI QUA PER ASO E.... ACCIDENTI CERTO CHE CI SONO PERSONE CHE DAREBBERO IL BRACCIO DESTRO PER VIVERE UNA SITUAZIONE TIPO LA TUA....
RispondiEliminaSUCCEDESSE A ME :) !!!!!!!!!
e adesso quella spiaggia sarà sempre piena di solitari...speranzosi!
RispondiEliminaChi sa se non è poi, per intentare un azione in indagine sulla paternità?
RispondiEliminaPoddarsi, una nuova maniera di azione sovvenzione pecuniario!..
Un abbraccio.
NessUno
Se la fidanzata non è stato un deterrente per farsi "circuire" non vedo perchè avrebbe dovuto esserlo in seguito.... Quel numero di telefono andava chiesto, tanto per non restare con il rimpianto..... Bel racconto. Ciao Stefania
RispondiEliminaLa vita è bella perchè imprevedibile
RispondiEliminaSono di nuovo qui, almeno per il momento
Kiss
Dora
stuzzicante questa storia...
RispondiElimina... a me è successo in grecia ... la spiaggia era buia e piena di gente .. però era eccitante .. :-)
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