Nelle fonde segrete di tristezza
Dove il Destino ormai mi ha relegato
E mai penetra un raggio rosa e lieto
E io solo con
vivo come un pittore che un sardonico Iddio
ha dannato a dipingere su tenebre
e, cuoco di funebri voglie,
metto a bollire e mastico il mio cuore,
s’accende a tratti, e s’allunga, e s’espande
uno spettro di grazia e di splendore.
Dal suo orientale muoversi sognante
Ravviso, come giunge alla misura
Di se stesso, la mia Visitatrice
soave – nera, eppure luminosa.
BAUDELAIRE
Notte e un abbraccio :)
RispondiEliminaPrendre connaissance ,c'est manger avec les yeux dit Sarthe dans "l'être et le néant."
RispondiEliminaCon lo sguardo su l'esistenzialismo de Baudelaire, dico.
RispondiEliminaSogni d'oro.
NessUNo
Baudelaire...poeta maledetto,ma quanto affascina e quanto coinvolgono i suoi versi.Buon fine settimana,Sofia
RispondiEliminaBaudelaire colpisce ed emoziona sempre...
RispondiEliminaUn caro saluto
Maya