mercoledì 6 dicembre 2006




PIOVE



Piove a torrenti e nella bruna via

non passa un cane: i fanali oscillanti

su 'l fango gittan con malinconia

i loro chiarori scialbi e tremolanti.



Strani mi parlan ne la fantasia

gli scrosci de la pioggia, come pianti;

mentre che rompon la monotonia

radi i carri su 'l lastrico sonanti.



Scoppia il tuono e si perde da lontano

co 'l cupo brontolar: vivo risplende

un lampeggio su 'l lurido pantano...



Ma io non temo queste rabbie orrende

e con l'ombrello in pungno e ne 'l pastrano

ti sfido, o pluvio Dio, Gina m'attende

 

 

Gabriele D'Annunzio





1 commento:

  1. Bellissima pagina, la pioggia, i tuoni non possono rappresentare un ostacolo quando ad attendere è il sole della passione.

    RispondiElimina