lunedì 1 giugno 2015

Salone Internazionale del Libro di Torino 2015

Questo è il terzo anno consecutivo che partecipo a questa bellissima manifestazione, il più importante appuntamento nazionale (uno dei più importanti a livello europeo) per il mondo dell'editoria.
Per me, che nel mondo dell'editoria ci sguazzo praticamente da sempre, partecipare a questo evento è come stare nel mio mondo perfetto, fatto sopratutto di libri e lettori.
Quando si entra al Lingotto Fiere di Torino si ritrova un ambiente familiare che sembra non aver mai abbandonato. Sembra tutto uguale come lo si era l'asciato l'anno prima e solo girando tra gli stand dei giganteschi padiglioni si capisce che tutto è diverso.



Nuovi editori e sopratutto nuovi libri e nuova nuova la nazione ospite.
Quest'anno si notava pure visivamente l'incremento dei visitatori.
Certo che il viaggio per arrivare a destinazione non è stato dei più agevoli a causa di un cambio di aeroporto di arrivo, vabbè nulla di grave e il trasferimento si è svolto senza intoppi, sia all'andata che al ritorno.
Il motivo principale della mia presenza al Salone è la presenza dell'editore con cui collaboro con piacere, Libro Aperto International Publishing, quindi posso avere le due punti di vista del Salone: quello dell'editore e quello del visitatore.



Nello stand della casa editrice, ben gestito dalla direttrice editoriale e carissima amica Antonella Senese, si ha la possibilità di incrociare personaggi di tutti i tipi. Conoscere gli autori, conoscere aspiranti autori che spesso hanno una visione parecchio distorta del mondo dell'editoria, non so perché, forse perché vedono questo mondo solo attraverso uno schermo del pc e dei social. 



Poi ci sono gli altri piccoli editori e non è difficile notare quanto ciascuno abbia la sua caratteristica, cosa più difficile da notare tra i grandi editori, molto omologati (tranne alcuni che si distinguono per una veste grafica personalizzata e li riconosci da lontano senza bisogno di leggere l'insegna dello stand).



Infine i visitatori che si dividono in due grandi tipi: alcuni sembrano abbiano paura di toccare e sfogliare dei libri dai titoli mai sentiti, altri che invece cercano proprio quelli perché andare ad acquistare un libro che trovi in qualsiasi libreria al Lingotto Fiere a me sembra una cosa un poco banale, a meno che non lo trovi personalizzato con l'autografo dell'autore e magari se incroci l'autore di persona allora puoi portarti a casa anche la dedica.
Ho trovato anche il tempo di passare dalla parte del visitatore e un piccolo bottino son riuscito a portarlo a casa.
Per chi ama questo mondo il Salone è una tappa che non può mancare e se si riesce a visitarlo una volta non si può fare a meno di tornarci.
Ringrazio i miei due compagni di quest'anno, la direttrice editoriale Antonella Senese e suo marito Tommaso, per questa piacevole avventura e alla prossima!

1 commento:

  1. Non vedo l'ora di rifarlo!
    Grazie a te per esserci stato anche quest'anno, per me sei indispensabile lo sai <3

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