Questo è il terzo anno consecutivo
che partecipo a questa bellissima manifestazione, il più importante
appuntamento nazionale (uno dei più importanti a livello europeo)
per il mondo dell'editoria.
Per me, che nel
mondo dell'editoria ci sguazzo praticamente da sempre, partecipare a
questo evento è come stare nel mio mondo perfetto, fatto sopratutto
di libri e lettori.
Quando si entra al
Lingotto Fiere di Torino si ritrova un ambiente familiare che sembra
non aver mai abbandonato. Sembra tutto uguale come lo si era
l'asciato l'anno prima e solo girando tra gli stand dei giganteschi
padiglioni si capisce che tutto è diverso.
Nuovi editori e
sopratutto nuovi libri e nuova nuova la nazione ospite.
Quest'anno si notava
pure visivamente l'incremento dei visitatori.
Certo che il viaggio
per arrivare a destinazione non è stato dei più agevoli a causa di
un cambio di aeroporto di arrivo, vabbè nulla di grave e il
trasferimento si è svolto senza intoppi, sia all'andata che al
ritorno.
Il motivo principale
della mia presenza al Salone è la presenza dell'editore con cui
collaboro con piacere, Libro Aperto International Publishing, quindi
posso avere le due punti di vista del Salone: quello dell'editore e
quello del visitatore.
Nello stand della
casa editrice, ben gestito dalla direttrice editoriale e carissima
amica Antonella Senese, si ha la possibilità di incrociare
personaggi di tutti i tipi. Conoscere gli autori, conoscere aspiranti
autori che spesso hanno una visione parecchio distorta del mondo
dell'editoria, non so perché, forse perché vedono questo mondo solo
attraverso uno schermo del pc e dei social.
Poi ci sono gli
altri piccoli editori e non è difficile notare quanto ciascuno abbia
la sua caratteristica, cosa più difficile da notare tra i grandi
editori, molto omologati (tranne alcuni che si distinguono per una
veste grafica personalizzata e li riconosci da lontano senza bisogno
di leggere l'insegna dello stand).
Infine i visitatori
che si dividono in due grandi tipi: alcuni sembrano abbiano paura di
toccare e sfogliare dei libri dai titoli mai sentiti, altri che
invece cercano proprio quelli perché andare ad acquistare un libro
che trovi in qualsiasi libreria al Lingotto Fiere a me sembra una
cosa un poco banale, a meno che non lo trovi personalizzato con
l'autografo dell'autore e magari se incroci l'autore di persona
allora puoi portarti a casa anche la dedica.
Ho trovato anche il
tempo di passare dalla parte del visitatore e un piccolo bottino son
riuscito a portarlo a casa.
Per chi ama questo
mondo il Salone è una tappa che non può mancare e se si riesce a
visitarlo una volta non si può fare a meno di tornarci.
Ringrazio i miei due
compagni di quest'anno, la direttrice editoriale Antonella Senese e
suo marito Tommaso, per questa piacevole avventura e alla prossima!
Non vedo l'ora di rifarlo!
RispondiEliminaGrazie a te per esserci stato anche quest'anno, per me sei indispensabile lo sai <3