sabato 25 ottobre 2014

Grandi editori alla conquista del self publishing

E si, sembrerebbe l'ultima moda lanciata tra le grandi case editrici: il reclutamento di autori (forse meglio dire autrici, visto che solo di donne si tratta) dal fantasmagorico mondo del selfpublishing.
E come mai succede questo?
Non è molto difficile da capirlo.
Queste nuove reclute mica vanno a rimpiazzare gli altri autori pubblicati normalmente. Gli editori continuano a lavorare come prima, in più aggiungono questa forma di guadagno insperata.
L'Editore è un'azienda che deve in primo luogo far quadrare i conti, specialmente in questo periodo di crisi generale che sta mazzolando tutti i settori del commercio.
Ecco allora l'idea: perché non reclutiamo queste autrici self molto "social" con un numero rilevante di contatti che, in un certo numero, garantiscono delle vendite e un introito non indifferente visto che costano pure poco.
La cosa bella è che molte di queste autrici spesso criticavano gli editori per il tipo di romanzi pubblicati (tipo Moccia, Volo ecc.. persone che hanno venduto centinaia di migliaia di copie insomma) e adesso si inchinano a loro.
Oltretutto gli editori ben si guardano di propagandare queste nuove reclute attraverso i normali canali di promozione (come non capirli vista la qualità) ma nemmeno servirebbe perché tanto quel minimo di vendite sono già garantite dai contatti che questi autori social si portano dietro.
Quindi cari autori self, se siete talentuosi ma poco social e non partecipate nei vari gruppi nati per questi scopi, avrete poche possibilità di essere reclutati. se invece siete molto social e scrivete come ragazzine dodicenni che parlano dei loro primi amori, allora forse qualche possibilità potreste averla.


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