domenica 17 aprile 2011


Una recensione che ben descrive il libro





« La morte è una lunga attesa.»



Come non sentirsi fissati dai grandi occhi neri di Fatima? Come non soffrire, pensando ai dolori patiti da Aisha? Come non provare disgusto e disprezzo nei confronti di Brahim? Come non restare affascinati dalla fi­gura del saggio faqih Hamid? E poi, Hernando. Hernando da­gli occhi azzurri, sospeso tra due mondi antitetici (cattolico e musulmano) che non riescono a convivere, disprezzato da en­trambi, eppure principale ideatore del progetto di trovare un punto in comune tra le due religioni. Ho stretto i denti insie­me a lui di fronte alle minacce e alle spregevoli azioni del suo patrigno, ho sofferto con lui le umiliazioni, la povertà, sono stata felice quando ha coronato il suo sogno d'amore, mi sono disperata quando il mondo gli è crollato addosso (una, due, tre volte...) e l'ho ammirato ogni volta che, con tenacia, ha saputo ricostruirsi una nuova vita. Nella Spagna dell'Inquisizione e dei Re Cattolici, la vita dei moriscos è sempre più complicata: mal­trattati, umiliati, schiavizzati... Solo dopo un lungo cammino spirituale Hernando giungerà a concepire il progetto di unire le due religioni. L'immagine del morisco nella Mezquita di Cordoba ormai convertita a cattedrale, in piedi, solo, davanti alla cappella in cui si trovava, all'epoca dei califfi, il mihrab, intento a pregare, scoprendo così il suo « legame spirituale» con Fatima è a dir poco poetica. Infine, la mano di Fatima, che da il titolo al libro, non è solo uno dei simboli religiosi, non rappresenta soltanto un ideale, ma anche l'aiuto che Fatima fornisce a Hernando, aiuto sia spirituale sia concreto, come si scoprirà alla fine, quando gli eviterà l'espulsione e la separazio­ne dai familiari. Una ricostruzione storica meticolosa ma mai pesante, descrizioni accurate dei luoghi (e per me, che amo la Spagna, è stato stupendo poter rivedere con la mente le vie di Cordoba e Granada, e potermi immaginare le montagne anda­luse), una storia avvincente e appassionante... Questi sono gli ingredienti che mi hanno fatto apprezzare Falcones e il suo libro.



Maite, 26 dicembre 2009






2 commenti:

  1. Non conoscevo questo libro - grazie per averlo messo in evidenza, la tua recensione scuscita curiosità nei confronti di questa lettura

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  2. Grazie per questa preziosa informazione, molta ma molta curiosità.

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