Angelology di Danielle Trussoni
I protagonisti principali di questo romanzo sono gli angeli. Non si tratta però semplicemente degli angeli come siamo abituati a considerarli, non si tratta cioè dei classici putti di rara bellezza e di altrettanto rara bontà. I protagonisti di questo romanzo sono infatti i Nefilim nati dall’accoppiamento tra angeli caduti sulla terra e donne umane, degli angeli quindi dall’animo oscuro e malvagio.
Evangeline è una ragazzina di soli dodici anni quando suo padre la affida alle cure delle suore del St Rose. Qui la bambina è cresciuta sino a diventare una giovane donna e ha poi deciso anche lei di prendere i voti. Vive tranquilla tra le dolci mura del convento e trascorrere le giornate nella biblioteca dove le è stato affidato il compito di classificare la corrispondenza.
Un giorno arriva però una lettera diversa dalle altre. Si tratta della lettera di un certo Mr Verlaine che chiede alle suore del St Rose la possibilità di visitare il convento per scoprire se una donna di nome Rockefeller abbia veramente avuto una rapporto epistolare con madre Innocenta. Inizialmente Evangeline risponde alla lettera come fa con tutte le altre richieste di visita negando la possibilità di vistare sia il convento che l’archivio di lettere e di immagini di angeli. Le suore del St Rose sono infatti molto gelose di questo loro immenso tesoro e non hanno alcuna intenzione di creare situazioni che potrebbero arrecargli dei danni.
Le date però di cui Mr Verlaine parla nella lettera instillano in Evangeline qualche dubbio. Il 1944 non era forse l’anno in cui il convento aveva subito un gravissimo incendio?
Evangeline scopre così delle lettere davvero molto misteriose in cui si parla di una spedizione nella Gola del Diavolo e soprattutto del ritrovamento del cadavere di un angelo.
“Gli angelologi esaminarono il corpo. Era intatto, privo di segni di decomposizione, la pelle liscia e bianca come pergamena, i vitrei occhi acquamarina rivolti al cielo. Pallidi boccoli ricadevano sulla fronte alta e sulle spalle scultoree, formando un’aureola di capelli d’oro. Persino le vesti – la stoffa di un lucente filo metallico bianco di cui nessuno era in grado di identificare l’origine – si erano perfettamente conservate. [...] Tutto, nella creatura, era come si aspettavano che fosse; persino la posizione delle ali corrispondeva. Eppure era troppo bella, troppo vitale per corrispondere a ciò che avevano studiato”
Evangeline si trova immersa nella storia degli angelologi da sempre pronti a combattere gli angeli Nefilim. Sarà proprio lei infatti a doverli aiutare per ritrovare quello strumento dai poteri immensi di cui i Nefilim non devono assolutamente impossessarsi.
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